Le squadre maschili Uisp

PERCORSO 2019

 

Riprende il percorso di Tennis Benessere nel circuito Uisp.

Due le squadre in questo giro.

La squadra del campionato di Coppitalia: FRANCI, GIO, ALE, SINI, GABRIELE, UBERTO.

La squadra del campionato Master: FRA, GINI, ALBE, ALE, FOX, VICTOR.

Qui le riflessioni e i risultati.

 

DOMENICA 27 GENNAIO 2019

1 giornata COPPITALIA

VENUS vs Tennis Benessere

Risultato: 2 a 1

 

DOMENICA 3 FEBBRAIO 2019

1a giornata MASTER

Venus vs Tennis Benessere

Risultato: 2 a 1

 

DOMENICA 10 FEBBRAIO 2019

2a giornata COPPITALIA

Tennis Benessere vs Polvaredo B

risultato: 3 a 0

 

Malessere. Puro. Sostanziale. Incontaminato. Ma con una breccia verso la speranza che il cielo possa riaprirsi.

 

_ Sul doppio Franci / Ale R.

 

E’ stato un passo indietro. Punto. Contro due buoni avversari, contro cui si sarebbe potuto vincere e sicuramente fare meglio.

Troppo inibiti i nostri. Troppo poco spavaldi. Poco aggressivi. Capisco che la psicologia esista in tutte le età. Ma per lo meno da adulti si ha la consapevolezza che la psicologia esiste ad ogni età. E dunque ci trovavamo in un momento in cui le palle avremmo potuto tirarle fuori.

 

_ Sul singolo Ale R.

Pittino puro. Va bene. Ma le scelte giuste, però. Non è il cosa, ma il come a fare la differenza. Lo sai, lo sappiamo. Lo faremo. Ti amo.

 

_ Sul singolo Gio

Sta tutto in quella frase.

“Ora questo set lo vinco”.

Qualcosa si accese. E’ la fiamma da accendere più spesso, caro Gio.

Le scelte giuste. L’essere Gio, ma avere le palle. E Gio, le palle ce le hai. Forza!

 

 

DOMENICA 24 FEBBRAIO 2019

3a giornata COPPITALIA

Canzo vs Tennis Benessere

Risultato: 0 a 3

 

Benessere. Poi il tennis.

 

 

DOMENICA 10 MARZO 2019

MASTER

2a giornata

Tennis Benessere vs Il Sole

Risultato: 2 a 1

 

_ Sul singolo di Gini

Mi è piaciuta la predisposizione avuta in (quasi) tutta la partita. Controllo del gioco, discese a rete e scelte azzeccate.

L’avversario era alla portata di Gini, ma abbastanza bravo da sorprendere Gini stesso e batterlo sfruttando qualche errore di troppo del nostro compagno.

Ho visto un Gini più solido del passato, più accorto nelle scelte, tuttavia ancora con qualche margine di miglioramento nella ricerca della palla: molte volte avrebbe potuto colpire la palla più in anticipo per prendere il tempo all’avversario e così essere più aggressivo.

Non mi è piaciuta la reazione dinanzi alla sconfitta, dinanzi all’avversario. Ne parleremo.

 

_ Sul singolo di Ale

Bravo Ale che ha saputo vincere un avversario temibile, estroso.

L’ha battuto pazientando, come suo solito. Mi piacerebbe vedere ogni tanto Ale vincere anche in altro modo: punti più corti, finezze, estrosità. Domenica poteva essere un’occasione dato il livello dell’avversario non così elevato.

Sarà per la prostata, magari.

 

_ Doppio Fra / Ale

Mi sono piaciuti, molto. Soprattutto nella predisposizione: tanta variazione, tanta solidità, esperienza.

Gli avversari non erano del nostro percorso, ma poco conta. Avete sfruttato un’occasione per districarvi anche tra cose non abitudinarie.

 

SABATO 16 MARZO 2019

COPPITALIA

Tennis Benessere vs Bovisio

Risultato: 2 a 1

 

_ Sul singolo di Ale R.

“Che cosa vuoi fare oggi? Vuoi solo il benessere al di là del risultato o vuoi il benessere anche del risultato?”

“Mi sono rotto il cazzo di perdere. Voglio anche vincere.”

Con tale predisposizione nell’anima, Ale R. giocò. E vinse.

Ho visto una crescita, nelle scelte, nell’aggressività.

E’ ancora enorme il divario tra l’aggressività della partita non ufficiale e l’aggressività della partita ufficiale. Ci lavoreremo.

Ma già vidi evoluzioni rispetto a quel fine settimana infausto e mesto.

Benessere.

 

_ Sul singolo di Franci

Già espressi il mio dispiacere a proposito del fatto di non averlo visto con attenzione, preso come ero da Chiara che stava giocando in contemporanea.

Ho visto un Franci vincente, tuttavia poco libero, troppo concentrato.

Lo vorrei più leggero, come quando in apnea sa librarsi nell’aria e fare quelle volee di rovescio a due mani che arrivano dalla pallavolo e dall’apnea, appunto.

Ti amo.

_ Sul doppio Ube / Gio

Peccato. E mi dispiace perché siamo andati vicini a vincere. Spero di non avere destabilizzato i giovincelli quando ho chiesto loro di essere un po’ più aggressivi e liberi di rischiare.

Ho visto cose positive. Un Ube attento, vogliso, presente in ogni zona del campo, anche se un po’ troppo nervoso, emozionato. Più Benessere, Ube.

Ho visto un Gio che gestiva, che dava indicazioni al compagno. Un Gio che disse “stai calmo” al compagno… E se un uomo sempre acceso come Gio dice una cosa simile questo significa che Ube era davvero eccessivamente agitato oppure che Gio ha finalmente abbracciato la calmezza nonché la consapevolezza della calmezza.

 

SABATO 30 MARZO 2019

MASTER

Corsera vs Tennis Benessere

Risultato: 2 a 1

 

DOMENICA 31 MARZO 2019

COPPITALIA

PARCO AIRONI vs TENNIS BENESSERE

Risultato: 2 a 1

 

SABATO 6 APRILE 2019

MASTER

Tennis Benessere vs Laura

Risultato: 2 a 1

 

_ Sul singolo di Fox

Alla prima dopo molto. Ci sta non riuscire a gestire un momento no. Ho visto cose comunque soddisfacenti, di un livello più alto di quello che pensavo data la forma partita di Fox.

Giocare giocare giocare. Lasciarsi andare, sprigionare più energia, perché questa c’è. Eccome se c’é.

 

_ Sul singolo di Victor

Vince dopo settimane di delusioni. L’avversario è discreto, senza impensierirlo. Soltanto alla fine c’è un crollo, dato che Victor teneva troppo alla vittoria stavolta. Era palpabile la tensione. Ci sta dopo diverse sconfitte. Comunque lotta e riesce. Prova anche cose nuove. Avrebbe potuto provarne di più e vincere più punti provando cose nuove. Lui lo sa. E’ anche per questo che va bene così.

 

_ Sul doppio Fra / Albe

ci giocavamo la stagione, nel senso del risultato, nel senso di potere proseguire il percorso.

E’ stata una partita molto difficile a livello nervoso. Una guerra per qualche attimo. Alcuni atteggiamenti avversari non aiutavano al benessere. E ci abbiamo lavorato.

Il primo set è stato di esperienza e di cazzo duro. Determinazione e raffinatezza.

Il secondo giocato bene dagli avversari e noi un tenue crollo. Al tie break abbiamo mostrato i denti, cosa che a me non piace, tuttavia “ci stava” in quella situazione non proprio di benessere. E comunque il mostrare i denti è una cosa che di base non sappiamo fare. E di base le guerre le perdiamo. Quindi sono contento per la reazione a cazzo duro, stavolta. Per il futuro l’obiettivo è mantenere il benessere e vincere mostrando il sorriso.

 

 

PERCORSO 2018

 

Ecco lo spazio dedicato alle squadre maschili di Tennis Benessere che sono coinvolte nelle competizioni a squadre Uisp che da quest’anno rientrano nel circuito Raf Tennis. Verranno raccolti qui le mie riflessioni ed i risultati…

I miei prodi sono:

Squadra Tennis Benessere A inserita nel girone 2 della Cappitalia Uisp: Francesco M. (cap), Giovanni M., Victor V., Niccolò F..

Calendario e risultati: www.raftennis.it/scheda-torneo-gironi.php?id=674&girone=2

 

Squadra Tennis Benessere B inserita nel girone 1 della Coppitalia Uisp: Gianmaria M. (cap), Francesco S. (Sini), Alessandro R., Francesco C., Gabriele P..

Calendario e risultati: www.raftennis.it/scheda-torneo-gironi.php?id=674&girone=1

 

Squadra Tennis Benessere Master inserita nel girone unico della categoria Master Uisp: Francesco G. (cap), Alessandro C., Alessandro M., Matteo P., Alberto M..

Calendario e risultati: www.raftennis.it/scheda-torneo-gironi.php?id=692

 

 

DOMENICA 28 GENNAIO 2018

Tennis Benessere A vs Varedo B

Risultato: 0 a 3

 

_ Sul singolare di Francesco M.

 

Ho visto cose interessanti, cose anche di qualità. La differenza tra la vittoria e sconfitta è stata la non padronanza della stabilità nel rimanere lì… Incollati. Un paio di crolli improvvisi. Bisogna capire perché. Trovare l’emozione giusta, che ti fa stare lì il più possibile, a buone percentuali. Non serve per forza sempre lo Yes… ma rimanerci sempre vicino può essere un’ottima strada.

 

_ Sul singolare di Giovanni M.

Buona dinamicità, tentativi, prove. Ma poca calma e sicurezza nei momenti definitivi del punto. Bisogna imparare a respirare quando serve, a rallentare, a fermarsi. E’ tutto troppo veloce e frenetico. Non c’è miglioramento se non lavorerai sul rallentare, a partire da dentro di te.

 

_ Sul doppio Niccolò F./Victor V.

Mi dispiace per la questione campo. L’ho già detto, lo ripeto.

Ho visto cose ottime nelle dinamiche di doppio puro e anche nella crescita tecnica individuale. Avanti così…

 

DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018

Corsera vs Benessere Master

Risultato: 3 a 0

 

Non sono stato presente fisicamente. Preferisco non commentare.

 

Tennis Benessere B vs Polisportiva Besanese

Risultato: 0 a 3

 

_ Sul singolare di Alessandro R.

Bisogna giocare partite ufficiali, giocare partite ufficiali, giocare partite ufficiali.

Solo così si superano certi blocchi. E lavorare per ora soprattutto sulla capacità di stare in quel margine tra il colpire troppo forte e il colpire troppo piano. Avere buone percentuali e un’intensità buona senza toccare gli estremi.

Abituare il proprio corpo a sostenere quella tensione positiva. Stare in essa senza scapparvi.

 

_ Sul singolare di Sini

Come ogni partita di Sini, si suda. Sempre.

Sini ci mette tutto, anima e corpo. Ho visto buone se non ottime cose. Più spinta, più scioltezza.

Se a questo si aggiunge più tranquillità, più autostima, sicurezza… allora si va tutti a Charleroix.

 

_ Sul doppio Gianma M./Alessandro R.

Non male, anzi bene.

Un Gianma sicuro, più sicuro del solito. Buone le scelte in generale. E’ mancato solo lo stare incollati in certi momenti… Ma servono partite nelle gambe, nella testa, nel cuore.

Ci vuole forse meno concentrazione, ma più presenza. La concentrazione eccessiva rende rigidi. La presenza rende fluidi e liberi.

 

DOMENICA 11 FEBBRAIO 2018

Laura Tennis vs Benessere Master

Risultato: 1 a 2

 

Non sono stato presente fisicamente. Preferisco non commentare.

 

 

PERCORSO 2017

 

Ecco lo spazio dedicato alle squadre maschili di Tennis Benessere che sono coinvolte nella competizione a squadre “Coppitalia Uisp”. Verranno raccolti qui le mie riflessioni ed i risultati…

I miei eroi sono:

Squadra A…

Gabriele, Francesco G., Livio C., Massimiliano M., Gianmaria M., Andrea M., Domenico D.

Squadra B…

Giovanni M., Alberto M., Alessandro C., Alessandro M., Francesco S., Marcello A., Francesco M., Gianmaria M.

Ecco il collegamento ai gironi, al calendario, alle classifiche…:

https://docs.google.com/spreadsheets/d/1YJd7AnhTU0sgP0u3KrjdkFNA_IfOcWZZ4mby3rv0Ozc/edit#gid=680335166

 

Domenica 22 gennaio 2017

TENNIS BENESSERE A vs VAREDO B

Risultato: 0 a 3

 

_ Gabriele P.

Prima partita ufficiale per Gabriele, in tutta la sua vita. Tutto è dunque permesso…

Era un rompere il ghiaccio…

Bisogna lavorare sui gesti tecnici, riflettere sull’incisività di alcuni gesti piuttosto che altri. Raggiungere una maggiore sicurezza nello scambio e nel colpo di grazia che potrebbe assegnare il punto…

Da qui a lunga gittata lavorare sulla concretezza, sulla cattiveria, sulla determinazione… pur mantenendo quella sana allegria e ironia che il caro Gabriele sa donarci durante le lezioni… Questa potrebbe essere la chiave per una sana leggerezza, una sensazione di benessere di base… che potrebbe essere il viatico per la vittoria.

Punto!

 

_ Gianmaria M.

Ho visto Gianma giocare meglio in passato. Fu una giornata no…

Giocare, giocare, giocare… Questa è la strada. Ma ancora di più la strada è capire, individuare la chiave che permette al caro Gianma di dare il meglio di sé. E, con coraggio, afferrarla. Chi mai più di lui potrebbe farlo? Nessuno. Ho un dubbio: non ho dentro di me la sicurezza che Gianma si impegni al di là dei suoi limiti per riuscire. Qualcosa mi fa pensare che l’impegno non è costante, non è perenne, non è sufficiente.

C’è animo in Gianma, c’è voglia, c’è passione… Ma, all’atto pratico, Gianma si impegna al 100 per cento per riuscire in quelle cose che lui stesso sa che dovrebbe migliorare?

Ho questa sensazione: è come essere dinanzi al mare, osservarlo nella sua bellezza, parlare della sua bellezza, parlare della bellezza del tuffarcisi dentro, ma…. alla fine non entrarci. Gianma, e poi lui mi dirà se ci ho preso, è dinanzi al mare, sa tutto del mare, sa della meraviglia del mare e la desidera. Ma non vuole bagnarsi, forse anche perché poi si deve asciugare.

 

_Francesco G./Massimiliano M.

Ne abbiamo parlato. E’ andata bene, anche in termini di risultato. Persi i primi due set, poi vincono il terzo. In crescita…

Bene dal punto di vista della coppia, della comunicazione, della strategia. Buone le variazioni. Anche se, ancora una volta, ancora sono poche le discese a rete. Sono di più che in passato, ma non sono ancora sufficienti.

Da riflettere sui troppo errori individuali. E’ una questione di testa, lo sappiamo. Anche se non è solo la testa. E’ anche l’emozione, la pancia a farci sbagliare.

Lavorare dunque sul sentire la paura, sull’andarle contro nel senso di affrontarla con serenità. I confini poi si dilegueranno e i miglioramenti saranno infiniti…

Lavorare sul capire/sentire che cosa succede durante un gesto tecnico che mi ha portato a sbagliare. A volte è una questione di intenzione sbagliata: magari in quel momento serviva più convinzione, più fiducia nei propri mezzi, più morbidezza, più sfrontatezza, più… più… Dipende dal momento.

Individuare quale intenzione (colpire con aggressività, provare cose raffinate, gestire…) mi è più congeniale, quale mi dà più sicurezza, quale mi riconduce al mio “centro” e mi porta all’equilibrio.

Perchè torno indietro quando sono già a rete? Perché mi rendo conto magari che ho fatto un pessimo attacco… Allora altro non devo fare che migliorare l’attacco, migliorarlo, migliorarlo ancora… E andare a rete con la consapevolezza di aver fatto del mio meglio…

E’ come, nella vita, andare a testa alta fiero del mio passato… Sarò più bello, più fiducioso, più sorridente. E vincerò, al di là del risultato.

 

Domenica 5 febbraio 2017

POLISPORTIVA BESANESE vs TENNIS BENESSERE B

Risultato: 1 a 2

 

Le mie riflessioni sull’incontro… che mi dispiace non aver contemplato da vicino… ma solo da lontano…. Quindi le mie sono riflessioni indirette anche se prese, estrapolate, dai pensieri dei presenti ed eroi.

 

_ Sul singolare di Alberto

L’eroe della giornata. Entra e gioca con la febbre… E vince.

Io gli ricordai che una volta persi una partita contro uno molto bravo. Alla fine della partita gli dissi: “Vorrei giocare con la tua tranquillità”.

Lui mi disse: “Il segreto di oggi è la febbre”.

Che la febbre, che dunque un fattore di base negativo, possa influire positivamente su di una partita? Evidentemente sì. Un dolore, una sensazione negativa, ci fa spesso abbandonare i pensieri quotidiani negativi. In quei casi l’istinto di sopravvivenza ci fa focalizzare sulle cose “giuste”, concrete, sulla Verità.

La mia è un’ipotesi ma su di me ho provato che può davvero essere così.

 

_ Sul singolare di Alessandro M.

Ho troppe poche indicazioni per rifletterci, per dare giudizi, per dare indicazioni. Una cosa però mi preme. Non c’è l’ “Avrei dovuto batterlo”…

Il presente è che si è perso… L'”avrei dovuto” è una cosa da creare col tempo… E’ soltanto un’ipotesi. Ogni partita è la vita, come già scrissi tempo fa… Se non lo si batte ora è perché non si è ancora pronti. Non ancora.

 

_ Sul doppio Francesco M. / Alessandro M.

Diciamo che la vittoria e le parole di Francesco (“Mi sono divertito un sacco”) possono bastarmi… L’entuasiasmo e la capacità di analisi (nonché di ascolto) di Francesco sono meravigliosi… Grazie…

 

Domenica 5 febbraio 2017

TENNIS BENESSERE A vs C. SPORTIVO CUSAGO B

Risultato: 0 a 3

 

_ Sul singolare di Francesco G.

L’avversario è uno di quelli dall’esperienza consolidata. E’ di un altro livello e lo si vede dalla tranquillità con cui affronta ogni palla…

Il buon Fra giocò bene, attento, volenteroso come al solito. Ad ogni punto gli si legge la voglia infinita che ha di fare bene.

Riflettevo su quale indicazione dargli, anche per trovare la nota giusta, la chiave corretta per renderlo tranquillo e libero.

Gli chiesi:

“Che cosa, di tattico, ti renderebbe più tranquillo?”.

“Il giocare libero”.

Questa era una domanda che arrivava dal fatto che uno degli obiettivi di Fra, a mio modo di vedere, dovrebbe essere la capcità di gestire, di colpire e tenere un palleggio intenso senza per forza cercare il vincente. L’essere continuo e aggressivo senza forzare…

Allo stesso modo questa mia indicazione può inibirlo… Quindi volevo che provasse libertà, disinibizione… e lavorare partendo da uno stato di benessere.

Appurato che lo rende più tranquillo la ricerca del colpo libero, il continuo pressare sentendosi in fase offensiva, lo abbiamo provato. E’ in parte riuscito!

E’ difficile però stare in uno stato di grazia perenne… Sentirsi liberi sempre. Ergo è molto importante, come Fra stesso dice, trovare “quella percentuale, quel margine” entro cui stare… Senza uscirci troppo, né in difetto né in eccesso…

Bisogna avere tutte le carte, saperle sfruttare…. Inseguire sì la propria indole di gioco ma, qualora non funzionasse, essere pronti a fare altro… In alternativa, o in parallelo, lavorare sulla capacità di stare in quello stato di grazia dove ogni colpo lo si sente “libero”. Sulla capacità di cercare quello stato di grazia. Il punto è che questo approccio va fatto con estrema convinzione… Su questo punto, invito alla lettura di una mia riflessione durante una mia partita. La si trova a questo link, ed è datata 29 giugno 2016

Riflessioni…

 

_ Sul singolare di Livio

Non c’è molto da dire se non… Giocare, giocare, giocare… Di più, di più, di più. E mi fido di Livio quando dice: “Bisogna avere il tempo…”. Mi fido di un eroe…

Lavoreremo sul rovescio, lavoreremo sul giocare di più, lavoreremo sul giungere alla partita scarico mentalmente. Lavoreremo su tutto.

 

_ Sul doppio Mimmo/Gabriele

Anche qui… Giocare, giocare, giocare… E che l’attività fisica non si riduca soltanto all’ora o due di tennis la settimana. Deve essere quotidiana o comunque regolare, continua… Lo sanno, lo sappiamo tutti.

Ho visto buone cose, contro una coppia formata da un bravo ragazzo accompagnato però da un superlativo compagno…

Però, in un futuro, si potrà fare meglio.

Gabriele dovrà lavorare sulla convinzione, sulla cattiveria, sull’aggressività, pur mantenendo il suo sano approccio simpatico allo sport. E dovrà migliorare le rotazioni in top-spin.

Mimmo dovrà contenere i suoi tentativi di smorzate superlative ed aggiungere una sana capacità di aggredire al volo le palle. Già si è intravisto qualche miglioramento in tal senso.

Su un punto mi soffermerei però. Vero è che il buon Mimmo non cerca scuse, e mi fido. Ma lancio una riflessione…

La luce dei fari, ci mancherebbe, può infastidire durante uno smash. Ma credo che se dentro di noi alberga tranquillità e convinzione, possiamo anche andare oltre la luce e gestire la palla al meglio pur da accecati. La palla la si può “sentire”, non solo vedere. Io, a volte, accecato dal Sole durante uno smash, se parto con questa convinzione dentro, non c’è luce che mi possa fermare. La luce è dentro di me. Credo che lo sia dentro di tutti.

 

Sabato 18 febbraio 2017

TENNIS  BENESSERE A vs TITONE

Risultato: 1 a 2

 

_ Sul singolare di Francesco G.

Vittoria matura.

 

_ Sul singolare di Gianmaria

Il nobile Gianma è disposto ad imparare, a crescere, a migliorare.

Non credo che la sua sia una reazione di ribellione nei confronti delle mie indicazioni, le quali suonano un po’ così: ad ogni colpo, apri il prima possibile e limitati a mandare la palla di là lenta e a palombella così da favorire la capacità di gestione, di controllo e fare durare il più possibile lo scambio.

La mia ipotesi è che abbia dentro di sé una voce fortissima che lo invita a cercare le cose disinibite e tecnicamente difficili perché sa che se gli riescono poi gli riusciranno sempre di più.

La questione è che poi, se gli vengono, non riesce a ripeterle perché esce da quella tensione positiva che lo ha portato a realizzarle.

Il punto non è seguire le mie indicazioni oppure no. Perché la mia, se vogliamo, è un’indicazione di forma. Nella sostanza mi sono abituato ormai a dichiarare che va bene anche la disinibizione, purché ci sia un significato dietro, purché lo si faccia con convinzione.

Tutto funziona se c’é convinzione, anche la cosa più ignorante.

Gianma deve trovare la sua chiave. O l’una o l’altra. O trovare la capacità di stare in uno scambio, o trovare la fiducia nel colpire disinibito e di conseguenza le chiavi per mantenere tale disinibizione.

A sensazione, il mio invito è il controllo, è lo stare. Chi sa stare, sa stare in ogni situazione.

Ma sono aperto anche all’altra soluzione, qualora vedrò che può funzionare.

Gianma, finora, mi ha dimostrato che la strada del controllo è percorribile.

Dell’altra strada deve ancora dimostrarmi il funzionamento. Ma, ripeto, sono qui pronto a vederla dimostrata.

 

_ Sul doppio Livio/Sini

 

Si gioca poco, e qui ci siamo e lo abbiamo ripetuto mille volte. Quindi come concetto ci sta sempre di meno… Anche perché nel frattempo si è giocato… poco, ma si è giocato.

Un peccato perché quella tensione positiva la si è raggiunta soltanto a metà partita.

E devo dire che ho visto buone cose, da parte di entrambi.

Mi è piaciuto il dialogo, l’intesa. Mi è piaciuto Livio quando provava a sostenere Sini. Mi è piaciuto Sini quando gioiva.

Mi è piaciuta l’organizzazione degli spazi, delle posizioni.

C’è da lavorare sulla lucidità, sullo stare, sull’essere presente. Non bisogna accorgersi di una posizione di partenza sbagliata. La presenza è essere vigili sempre, senza chiedere aiuto al maestro, senza chiedergli conferma se sono in una posizione del campo funzionale oppure no.

Bisogna lavorare sulle rotazioni, sul dare più rotazione. Così come più grinta. Ne basterebbe appena un po’ di più e gli esiti sarebbero decisamente più positivi. Il punto è come trovarla questa grinta. Aiutarsi con un verso, ad esempio… Se so che se accompagno con un verso un mio colpo ottengo più grinta, potrei farlo!

 

Domenica 5 marzo 2017

TENNIS BENESSERE B vs POLISPORTIVA VAREDO A

Risultato: 2 a 1

 

_ Sul singolare di Alessandro C.

Bravissimo. Non era per nulla facile, contro un avversario bravo e antipatico. E’ la classica situazione in cui è facile perdere la lucidità e la tranquillità interiore.

Ale ha trovato l’aggressività, la convinzione dentro, la chiave per vincere. E ci è riuscito.

Ha perso questa convinzione in alcuni momenti della partita, ma poi è stato bravo a risorgere come l’araba fenice.

C’è da cercare una fiducia maggiore nella parte sinistra, nel rovescio. Che questo possa passare anche attraverso il cambio a un rovescio a una mano? Che questo sia semplicemente il trovare una fiducia maggiore nel proprio gesto bimane? Ci lavoreremo, così come nella capacità di aggredire sin dal servizio, nel rendere la prima più incisiva e nel rendere la seconda più fastidiosa.

Bravo!

 

_ Sul singolare di Francesco M.

Ci mette il cuore il caro Franci. Encomiabile quanto ci tenga a migliorare.

L’avversario era tosto, uno di quelli che non sbagliano, che gestiscono, che ti costringono a un’attenzione massima, superlativa.

Francesco ha potenzialità superiori del suo avversario. Bisogna lavorare perché queste vengano raggiunte.

Le rotazioni, innanzitutto. E mi riferisco a quelle in top spin. Più convinzione in queste. Più libertà nel gesto. Più coraggio, più rischio. Sentirle sempre più aggressive, mantenendo la calma. Ma quella c’è… E’ il coraggio e l’aggressività che vanno cresciute. La svolta può essere il sentirle fino all’ultimo colpo…

E’ difatti capitato diverse volte che, in procinto di sferrare il colpo decisivo, il buon Franci cambiasse “approccio” alla palla e invece di colpire forte si “limitasse” a piazzarla: c’è da lavorare per picchiare la palla fino all’ultimo colpo, anche nel colpo di grazia.

Provaci con il grande cuore che hai, e ci riuscirai.

Ovviamente non si chiede al buon Franci di “picchiare” sempre e a prescindere… Ma gli si chiede di andare verso quella direzione. Egli manterrà la variazione e migliorerà anche la capacità di gestire con rotazioni anche in back spin.

 

_ Sul doppio Alessandro M./Alberto M.

Bravi nei momenti delicati della partita. Bravi ad avere reagito dopo un secondo set in cui sono calati intensità e probabilmente anche convinzione.

Bene in generale riguardo all’ordine, alle posizioni e al dialogo.

Ho visto una coppia con potenzialità enormi e che ha espresso non tutto il suo potenziale.

Per arrivare al potenziale bisognerà lavorare sulla capacità di prendere le scelte corrette, di cogliere l’occasione quando capita, di essere più concreti e aggressivi a rete, di gestire meglio il servizio rendendolo più sicuro, a partire dalla prima di servizio.

Così come vedo miglioramenti rispetto al passato, vedo dinanzi un orizzonte infinito di crescita.

 

Sabato 18 marzo 2017

CARRARO TITONE vs TENNIS BENESSERE B

Risultato: 1 a 2

 

_ Sul doppio Ale/Gini

Ho visto cose interessanti. Ho visto la voglia di variare, di provare, di andare oltre il “fare il punto”. Ho visto la voglia di fare il punto in modi diversi.

Questa volta la variazione è iniziata una volta che la partita è stata vinta. Ci sta. Il prossimo passo è fare in modo di variare a prescindere (anche nelle rotazioni) fin dall’inizio, pur mantenendo una strategia solida e che renda sicuri.

Di base c’è come sempre la sintonia tra i due Ale e una crescente solidità anche individuale.

Ottimo anche il fatto che nei momenti delicati i due Ale si dimostrino determinati e più solidi che in altre circostanze della partita.

Bravi!

 

_ Sul singolare di Alberto

La crescita del pio Alberto, nel senso di devoto con tutto se stesso alla causa, è costante.

Dopo un primo game di insicurezza, è bastato invitarlo al sentirsi libero nei gesti perché il suo tennis si trasformasse in fluidità e determinazione pure. Forse ci sarebbe arrivato anche senza tal invito, da solo.

In ogni caso la crescita gestuale (in termini di armoniosità e fluidezza) è importante, così come la capacità di chiudere i punti con i colpi al rimbalzo.

Avanti così!

Ci sono margini di miglioramento ancora buoni nella chiusura a rete, nel trovare più concretezza, più tranquillità e allo stesso tempo anche più determinazione una volta che c’è l’occasione di chiudere al volo.

Così come nella capacità di non seguire l’assillo del chiudere il punto. Ogni tanto il pio Alberto potrebbe limitarsi a trovare l’errore dell’avversario, senza sentirsi in dovere di chiudere lui stesso con un vincente…

Bravo!

 

_ Sul singolare di Giovanni

La nostra mascotte di passione e simpatia incontrastate ha fatto un discreto incontro.

L’avversario era difficile: pochi errori, buona continuità e una velocità di palla che non dà ritmo.

Gio può lavorare nell’essere più aggressivo, nel sentirsi più libero in questo. Nell’utilizzare e sfruttare al meglio il suo ottimo back di rovescio e così tenere basso e lontano l’avversario… e così aggredire di diritto senza dovere per forza chiudere il punto, ma facendo sentire più pressione all’avversario…

Nel servizio vedo miglioramenti, anche se mi auspico una maggiore rotazione di palla anche nella prima di servizio e una maggiore velocità di palla nella seconda di servizio.

Ci sono dei momenti, precisi, in cui Gio non segue fino in fondo ciò che vorrebbe, ma gli giunge il dubbio… e la palla non raggiunge l’obiettivo… Lavorare dunque, in quei precisi momenti, per andare fino in fondo con la prima intenzione… per seguirla con convizione e fiducia… fino in fondo.

 

SABATO 8 APRILE 2017

TENNIS BENESSERE vs  ARCOBALENO

 

La squadra Tennis Benessere B supera il girone e si qualifica per il tabellone a eliminazione diretta regionale, da dove sarà possibile convocare sia giocatori della squadra B sia della squadra A.

Il primo incontro, vs Arcobaleno, è una vittoria del gruppo.

Purtroppo non ho potuto seguire con attenzione le partite, ma ho avvertito una buona partecipazione di squadra. Avanti così!

Ecco il tabellone aggiornato.

Prossimo impegno il 23 aprile a Varedo…

COPPITALIA MASCHILE

 

Domenica 23 aprile 2017

VAREDO vs TENNIS BENESSERE

Risultato: vince Tennis Benessere

 

_ Sul singolo di Alessandro C.

Sono giunto per il terzo set e ho visto un Ale sudato, affaticato, ferito.

Un Ale che evidentemente ha lottato con tutto il suo corpo e la sua anima. Le ferite, mi dicono, giungono da un volo d’angelo per prendere al volo un palla. Punto clamoroso. Ferite di guerra.

Un Ale che nel terzo ha continuato a soffrire, a faticare, a sudare. Con la sue straordinarie calma e capacità di leggersi e mettere in pratica laddove sa di potere. Ha saputo stare nella via di mezzo: non esagerare nel tenere, non esagerare nello spingere. Bravo. Sudando, ha vinto contro un ostico avversario, un solido avversario, un gentile e simpatico avversario.

Si procederà nella capacità di essere un po’ più aggressivo anche in partita, nel cercare di aggredire un po’ di più la palla per aumentare la velocità e l’intensità e il livello.

Avanti così.

 

_ Sul singolo di Alessandro M.

Una di quelle partite che rimangono dentro. A chi le ha viste, a chi le ha giocate.

Tanta tensione, tanta fatica mentale, tanto impegno, tanta voglia, un lieto fine.

Dopo un infelice inizio, una buona reazione per rimanere incollato all’avversario per tutto il primo set.

Gini è uno di quei giocatori che vive per quello che lui considera il colpone, il colpo meraviglioso. Ed alcuni gli sono venuti.

Ma poi, la troppa tensione, la troppa paura, lo hanno frenato, inibito in questa ricerca della bellezza.

Bisogna lavorare su di questo. E’ sì un buon approccio il sapersi cambiare nel gioco perché si ha paura di fare altro… Va bene piazzare di là la palla morbida perché si teme di sbagliare: ci può stare. Ma in un percorso di crescita a lungo termine, a parer mio, la paura va affrontata. Bisogna sentire la tensione, continuare a provare ciò di cui si ha paura…. Perché è lì che sta lo scioglimento della paura…. E allora, una volta sciolta la paura, torneremo a sentirci liberi di colpire in scioltezza!

Bravo Gini, comunque, per avere trovato un tuo modo di gestire la partita.

Bravissimo nel gestire un antipatico avversario. Bravissimo nella reazione alla sua aggressione finale.

 

_ Sul doppio Francesco G. / Alberto M.

Ottima coesione. Ottima fiducia l’un dell’altro. A ispirarli la foto meravigliosa di Federer e Wawrinka.

Bravi ad avere portato a casa una partita importante.

Alberto in forma pura nella gestione delle dinamiche da doppio.

Bisogna lavorare, in generale, sulla chiusura dei colpi al volo. Respirare prima di colpire la palla, espirare mentre la si colpisce. E’ solo una questione emozionale. Direi anche tecnica, perché a volte aspettiamo la palla invece di andarle incontro e aggredirla.

Bisogna ancora lavorare sulla capacità di capire che il back, soprattutto in superfici come l’erba, è fondamentale. Ancora troppi top laddove poteva essere un back. Se la palla sta bassa, il mio compagno a rete entra più facilmente al volo e anche in scioltezza.

Forza e coraggio. Anzi, calma e coraggio. Cazzo.

Prossimo impegno il fine settimana 6-7 maggio 2017 contro i Biancazzurri per la semifinale regionale.

Si giocherà in casa, presso lo Sporting Club Marconi.

 

Domenica 7 maggio 2017

 

TENNIS BENESSERE vs BIANCAZZURRI

Risultato: vince Tennis Benessere

 

Pomeriggio che rimarrà dentro, forse per sempre.

La voglia, la coesione, la determinazione, la squadra, la gioia, la dedizione. La giornata ha portato la squadra ancora più vicino alla meta di Tennis Benessere. Meta che nulla ha a che vedere con il risultato, bensì con il come si arriva al risultato.

 

_ Sul singolo di Alessandro C.

L’inizio scoppiettante. La crisi profonda dovuta a un gioco molto fastidioso dell’avversario. Uno di quegli avversari che ha la qualità di non sbagliare e di rimettere sempre in gioco una palla alta e morbida.

Ale è andato in crisi, ha sudato. Ha trovato dinanzi un muro. L’ha sentito questo muro.

E, in un momento di inerzia a favore dell’avversario, ha ritrovato la calma. Come? Fischiettando una canzone tra un punto e l’altro.

Onore ad Ale e alla sua capacità di ritrovare la calma, l’armonia, il plasma. Si vince anche così. Canticchiando una canzone. Si cresce anche così. Lode anche perché ha espresso i valori di Tennis Benessere.

 

_ Sul singolo di Alessandro M.

La crescita tennistica è evidente. Gini ora non sparacchia più. Sa gestire, sa controllare, sa rallentare, sa aspettare. Ed è già una enorme crescita.

Sta dando priorità alla vittoria, piuttosto che ai grandi colpi. E questo, da un certo punto di vista, è una crescita.

Bisogna lavorare sul non farsi guidare dall’ansia, bensì sull’ascoltarla e basta…

Non è scappando dall’ansia, ne seguendola, che la si vince. L’ansia va ascoltata… senza paura. Così, se ne andrà…

E’ meraviglioso quanto Gini ci tenga, anche riguardo alle vittorie dei suoi compagni. Ma questa sua voglia incontrollata può essere un’arma a doppio taglio. Va gestita di più.

Ho la sensazione che Gini possa avere più coraggio di quello che sta già dimostrando.

Coraggio e serenità dentro. Aggressività e calma. Equilibrio.

 

_ Sul doppio Alessandro C. / Francesco G.

Non vi sono parole per descrivere al meglio quanto sia successo.

Ma ci provo.

Mi dicevo, dentro: “Finalmente… Finalmente vedo espresso il potenziale di due miei allievi… Vedo espresso lo stato di grazia… Vedo, in una partita ufficiale di miei allievi, la capacità di trovare lo stato di grazia e di rimanerci sino alla fine della partita”.

E’ incredibile. Anzi, è credibile dato che Francesco e Alessandro esprimono abitualmente i miei valori. Ed è meraviglioso come abbia visto i valori in cui credo, tutti espressi in una partita.

La coesione, la dedizione totale, l’ascolto, il non dire troppe parole, la disciplina, il coraggio, la calma, il divertirsi, la crescita, l’empatia. E mille altre cose. Tutte lì dentro.

Fra e Ale iniziarono male, causa anche due avversari molto forti.

La sensazione, dopo il primo set perso, era di una partita quasi senza storia a nostro sfavore. La sensazione era che in finale ci sarebbero andati loro.

“A me non me ne frega un cazzo di vedervi vincere o perdere. A me interessa che voi reagiate e che arriviate al vostro potenziale, ora. Poi se perdiamo, pace. Ma vi voglio vedere dare tutto, da ora e sino alla fine. Ci vuole calma e aggressività. Calma e aggressività. Solo una di queste, non funziona. Ci devono essere entrambe”.

Questo è ciò che dissi loro alla fine del primo set.

Hanno trovato dentro di loro la forza. E tutto il resto.

Francesco ha tenuto su con la sua determinazione, con il suo coraggio di provare, un Alessandro stanco del singolo ma volenteroso di proseguire nella lotta.

Epico uno scambio conclusosi come mille volee di Francesco. Urlai anch’io.

Meraviglioso quando, dopo una volee sbagliata da parte di Ale, capendo che cosa fosse successo, gli dissi: “C’era aggressività, ma non c’era calma”. Mi guardò ed io capii che lui capì. Mi sorrise e lì trovò la forza.

Vinsero il secondo set.

E allora iniziava forse la lotta più dura: continuare in quel modo, sino alla fine.

In questi momenti, in queste situazioni, è facile crollare perché si è troppo su con l’entusiasmo… E’ facile sentirsi superiori, è facile provare cose difficili e sbagliare…

Bisognava stare calmi, umili, determinati.

Bisognava non esaltarsi, così come non andare giù. Bisognava stare lì. Bisognava non aggiungere parole, ma rimanere in campo e giocare.

Bisognava non ascoltare informazioni, numeri, eventuali indicazioni da parte dei compagni di squadra. Bisognava giocare e fare quello che si sapeva di dovere fare.

Fu esattamente così.

Furono determinati, andarono a rete, furono aggressivi, superiori ad un avversario di base superiore.

Furono epici.

Siete stati e siete il mio orgoglio.

 

SABATO 27 MAGGIO 2017

LA FINALE REGIONALE

Tennis Benessere vs Cusago

 

Siamo a Brescia, per questa finalissima che i miei ragazzi si sono meritati data la crescita, personale e di squadra, durante questo lungo e stimolante percorso Uisp, provinciale prima, regionale poi.

Torniamo a Milano da sconfitti nel risultato.

Come sempre, vanno mantenute dentro le cose positive, vanno valorizzate.

Su tutte la capacità di reazione.

Nei due singoli, cosi come nel doppio, Alberto, Francesco, Ale M. e Ale C. sono stati in difficoltà, ma sono riusciti a reagire e, quasi, a ribaltare il risultato pienamente. Hanno lottato fino alla fine dando il meglio nelle fasi finali delle partite (nel doppio in realtà le cose migliori si sono viste anche all’inizio).

Reagire è vincere, è migliorare.

Vero è che avremmo potuto fare meglio, tutti.

Ma credo ci stia in una prima finale, laddove le tensioni, credo, siano state superiori alla media e laddove gli avversari erano superiori a quelli incontrati in passato.

Ognuno sa laddove si può migliorare, ognuno sa più di quanto crede.

Dai propri limiti si riparte… da Cesenatico! Le finali nazionali Uisp (1-4 giugno 2017)  sono l’occasione per fare ancora meglio!

Portate ancora con voi le recenti sensazioni della finale persa, magari siete anche rabbiosi… Canalizzate questa rabbia al meglio!

Avete in mente gli errori commessi e le cose positive…  Sfruttate quanto avete imparato da questa sconfitta!

Calma e coraggio.

Grazie tesori.